Un anno fa, la Spagna è andata in vantaggio nei quarti di finale del Campionato Europeo, ha subito il pareggio nel finale e poi ha perso ai supplementari. Un anno dopo, la Spagna è andata in vantaggio nei quarti di finale della Coppa del Mondo, ha subito il pareggio nel finale e ha vinto ai supplementari. Sulla carta, sembra un progresso piuttosto semplice, giusto? Una squadra che ha imparato dal passato, è cresciuta e si è migliorata.
Ma i 12 mesi tra questi due eventi, l'ultimo dei quali ha visto La Roja entrare nella storia raggiungendo una prima semifinale di Coppa del Mondo femminile, non potrebbero stati più complicati. In questo periodo, la squadra è stata circondata dal caos fuori dal campo, dall'indisponibilità dei giocatori, da molti che esprimevano un desiderio di cambiamento all'interno.
La loro rosa dei Mondiali, del resto, è priva di 12 nomi di prim'ordine che si sono ritirati dalla selezione per situazioni che ne hanno condizionato lo "stato emotivo e personale".
Eppure, la Spagna ha fatto la storia e si trova sull'orlo di fare ancora meglio. In Nuova Zelanda ha vinto per la prima volta una partita a eliminazione diretta della Coppa del Mondo, ha raggiunto le semifinali per la prima volta e ora ha gli occhi puntati non solo sull'andare oltre, ma anche sul vincere tutto, per la prima volta.
Con tutto quello che è successo nell'ultimo anno, come è stato possibile raggiungere tutto questo?
