Andrea Consigli SassuoloGetty Images

Il paradosso di Andrea Consigli: il giocatore con più presenze in A a non aver mai giocato in Nazionale

Immaginate di essere uno dei calciatori con più presenze in Serie A ma di non essere mai riusciti a coronare il sogno di vestire la maglia della Nazionale.

Il paradosso del nostro massimo campionato ha un nome e un cognome: Andrea Consigli. Onnipresente in campo e protagonista ogni anno, il portiere del Sassuolo ci ha abituato regolarmente a interventi spettacolari e rigori parati. Sin dal 2009. Eppure per lui, a 37 anni, l’Italia resta un tabù: sono infatti esattamente zero le presenze di Consigli con la maglia azzurra addosso.

In Torino-Sassuolo del 23 gennaio 2022, il portiere ha raggiunto quota 425 presenze in Serie A (oggi è a quasi 500), un traguardo che fa di lui il calciatore con più presenze in assoluto a non aver mai giocato con la Nazionale italiana. Neanche una volta, neanche per un minuto.

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Andrea Consigli, Sassuolo-Roma, Serie A, 09112022Getty Images

Andrea Consigli in realtà vanta una convocazione in Nazionale, ma in quell’occasione non ha avuto la possibilità di scendere in campo. Era il 2012 e sulla panchina azzurra c’era Cesare Prandelli, chiamato ad aprire un nuovo ciclo dopo la finale di Euro 2012 persa a Kiev contro la Spagna.

Gli azzurri erano impegnati a Berna contro l’Inghilterra per un’amichevole in pieno agosto, alla fine persa 2-1 da quella che da molti fu definita una bella ‘Giovane Italia’. Il 15 agosto di undici anni fa è il giorno del debutto in azzurro di Destro e El Shaarawy, titolari in Svizzera, e di altri sei ragazzi che entrano dalla panchina. Dove Consigli rimane invece seduto a guardare per tutto il tempo.

Eppure il portiere la trafila in azzurro l’ha fatta tutta, sin da dalle giovanili: poche presenze ma costanti già dall’età di 16 anni, dall’Italia Under 16 fino all’Italia Under 21, con cui debutta quando non ha ancora giocato nei campionati professionistici. Consigli sarà il portiere titolare del ciclo 2007-2009 terminato con la medaglia di bronzo all’Europeo Under 21 in Svezia, dove difende la porta da titolare. Sarà (almeno per ora) la più grande soddisfazione in azzurro della sua carriera.

Consigli ha giocato anche nella Nazionale olimpica: è il 2008 e il portiere milanese viene scelto dal c.t. Casiraghi come secondo alle spalle di Viviano. L’espulsione di quest’ultimo, nel quarto di finale perso contro il Belgio, regala a Consigli il debutto ufficiale anche se soltanto dieci minuti di calcio giocato.

Con gli ‘azzurrini’ Consigli ha messo piede in campo per 21 volte. La maglia azzurra l’ha assaporata sin da giovanissimo, categoria dopo categoria e partita dopo partita, in attesa del grande salto che però non è mai arrivato.

Andrea Consigli Italia Serbia U21 2009Getty Images

L’unica sfortuna di Andrea Consigli è forse quella di essere nato nel periodo sbagliato. Un sogno covato nel tempo poi naufragato, probabilmente a causa dalle circostanze e della concorrenza: Consigli ha fatto da comprimario a una leggenda del ruolo come Gianluigi Buffon, proprio mentre assisteva alla nascita dell’astro nascente, Gianluigi Donnarumma, l’attuale titolare.

Eppure la carriera di Consigli, tutta in Italia, non è stata affatto di secondo livello. Il portiere è stato sempre titolare, stagione dopo stagione e parata dopo parata, prima con Delneri, Gregucci, Colantuono, Conte, Reja e Gasperini a Bergamo, poi con Di Francesco, Bucchi, Iachini, De Zerbi e Dionisi a Reggio Emilia. Allenatori diversi, ma tutti concordi su una cosa: Consigli tra i pali non si tocca.

Andrea Consigli AtalantaGetty Images

L’unica stagione in cui il portiere ha fatto il secondo è stata l’annata 2008/2009, la prima tornato all’Atalanta dopo la trafila delle giovanili e due anni di prestiti, uno in Serie C e uno in Serie B.

Ho vissuto tutte le categorie, a partire dalla Serie C. In passato avrei meritato anche la Nazionale, questa cosa un po’ mi pesa – ha dichiarato Consigli in un’intervista a La Gazzetta dello SportInsieme alla Champions League resta il mio unico ‘cruccio’. I momenti iconici col Sassuolo? La partita contro l’Athletic Bilbao, la qualificazione in Europa League contro la Stella Rossa e l’ultima stagione con De Zerbi: in quel periodo eravamo dominanti”.

Contro l’Athletic Bilbao, all’esordio assoluto in Europa dopo i preliminari, il Sassuolo si impose al Mapei Stadium per 3-0 grazie ai gol di Lirola, Defrel e Politano, tutti nell’ultima mezz’ora. Consigli contribuì a mantenere lo 0-0 con un paio di grandi interventi. Era la prima giornata di Coppe della stagione 2016/2017: alla fine i neroverdi chiusero il girone (con Genk e Rapid Vienna) all’ultimo posto. Quella contro i baschi fu la prima e unica vittoria.

Un ricordo speciale per Consigli, come i tanti rigori parati e festeggiati imitando McGregor, star di UFC, sport di cui il portiere è grande appassionato. Finora il portiere ha intercettato 23 tiri dal dischetto sui 103 totali: una media niente male, che però non gli è bastata per farcela in azzurro. In carriera Consigli ha ipnotizzato i vari Immobile, Vlahovic, Muriel, Belotti, Veretout, Icardi, Jovetic, Milito. Il primo fu Alberto Villa, attaccante del San Marino. Era il 2007 e il diciannovenne Consigli giocava nella Sambenedettese, in Serie C. Era al primo anno in assoluto da titolare dopo il percorso nelle giovanili della Dea.

Quello di San Benedetto del Tronto è l’unico anno in Serie C per Consigli, che dalla riviera marchigiana l’anno successo si sposterà verso quella romagnola. Il secondo e ultimo prestito l’Atalanta lo concede al Rimini, in Serie B. A Bergamo si accorgono subito del potenziale del ragazzo, che già a 21 anni torna in pianta stabile dalle parti di Zingonia. Un paio di stagioni ad alternarsi con l’esperto Nando Coppola prima della seconda stagione da titolare in B (con tanto di un’imbattibilità di circa due mesi e secondo campionato vinto) prima di tornare in pianta stabile in Serie A.

Il centro sportivo Bortolotti, l’Atalanta Center, sarà la sua casa ancora per tanto tempo, prima del trasferimento al Sassuolo all’età di 27 anni. Con la maglia neroverde mette insieme più presenze che in nessun altro club, oltre 350, diventando un’autentica bandiera del club.

Il contratto di Andrea Consigli con gli emiliani scadrà tra pochi mesi, nel giugno del 2024. Ovvero dieci anni dopo il suo arrivo.

L’occasione di togliere quel fastidioso ‘zero’ dalla voce ‘Presenze in Nazionale’ non è mai arrivata. Ma il “cruccio” azzurro è soltanto un piccolo neo in una carriera vissuta stabilmente tra i pali e sempre a mille all'ora.

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