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Cesare Casadei, il nuovo gioiello italiano del Chelsea che studia Milinkovic

Dalla sua Cervia, cittadina nel cuore della Romagna, a Stamford Bridge. La stella di Cesare Casadei brilla e continuerà a farlo Oltremanica, con la maglia del Chelsea. Il centrocampista classe 2003 è sbarcato a Londra e sarà un giocatore dei ‘Blues’. Il gioiello italiano è pronto a intraprendere una nuova avventura grazie a una crescita esponenziale che l’ha portato ad essere protagonista con la Primavera dell’Inter e a conquistare un posto in prima squadra, prima della chiamata dei londinesi.

"Hai più pensato a quel progetto di esportare la piadina romagnola?".

Era il 1994 e Samuele Bersani citava nella sua canzone 'Freak' l’icona culinaria della Romagna. Proprio lì, ed esattamente a Ravenna, il 10 gennaio di nove anni più tardi viene al mondo Cesare Casadei.

Cosa unisce – oltre al luogo – Cesare e la piadina? Il chiosco gestito dalla famiglia a Milano Marittima, meta turistica sempre in voga. Cesare, però, segue le orme del fratello Ettore (classe 1999, oggi attaccante della Savignanese, in Serie D) e insegue il sogno di diventare calciatore. Tira i primi calci al pallone nel Cervia, la squadra della sua città, prima di entrare a far parte del settore giovanile del Cesena.

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Casadei dimostra fin da bambino di avere un talento superiore alla media. Fisico, tecnica, visione di gioco, intelligenza tattica. Poco più che dodicenne, viene già aggregato alla formazione Allievi, dove ricopre diversi ruoli grazie alla sua duttilità: regista, mezzala, trequartista.

A completare il quadro temperamento e personalità che gli consentono di misurarsi presto con ragazzi più grandi: l'ambizione lo spinge ad alzare costantemente l'asticella con nuove sfide e nuovi traguardi da raggiungere.

Cesare ha da sempre ben in mente il suo obiettivo. Qualche anno fa fece addirittura 22 chilometri a piedi da Cervia a Cesena, sotto la pioggia, per partecipare ad un allenamento ed evitare di saltarlo a causa di una punizione imposta dalla madre dopo una ramanzina a scuola.

Casadei milita nei Giovanissimi Nazionali Under 14 e Under 15 nelle stagioni 2016/2017 e 2017/2018. A Cesena, alcuni paragonano Cesare addirittura a Massimo Ambrosini, ex centrocampista del Milan e della Nazionale, anche lui cresciuto nel settore giovanile dei 'Cavallucci Marini' e nella 'Hall of Fame' del club.

Nel destino del centrocampista classe ’03 poteva esserci proprio il ‘Diavolo’, la squadra di cui era tifoso da bambino. Ma il destino ha voluto che diventasse un gioiello del vivaio dell’Inter, sull’altra sponda del Naviglio. Sì, perché Christian Lantignotti - il suo allenatore ai tempi delle giovanili del Cesena e attuale tecnico dell'Under 17 del Milan - lo aveva caldamente consigliato ai dirigenti della società rossonera nel 2018, al termine del Torneo Nazionale in cui è riuscito a portare la formazione romagnola fino alla fase finale e sfidare Inter, Milan e Atalanta.

Cesare Casadei InterGetty

Qualche settimana più tardi, il Cesena ha dichiarato il fallimento. L'Inter anticipa la concorrenza e si assicura il centrocampista classe 2003 di Cervia. Quel nome era segnato sull'agenda dei nerazzurri da diversi mesi grazie alle ottime prestazioni che Casadei aveva prodotto nelle sfide tra i romagnoli e il club meneghino.

"È stata una grandissima emozione, giocare in un club così era il mio sogno: scoppiavo dalla felicità, anche perché adesso sono tifoso dell’Inter".

Inizialmente viene aggregato alla formazione Under 16 allenata da Bonacina, ma riesce fin da subito a brillare e mettersi in mostra, guadagnandosi la chiamata dell'Under 17 di Chivu. Con il tecnico romeno in panchina, nella stagione 2019/2020 Casadei diventa un pilastro dell'U17, ma già ad ottobre viene promosso nell'Under 18 di Zanchetta.

La scalata nelle giovanili nerazzurre è rapidissima. A gennaio 2020, a 17 anni appena compiuti, fa il suo esordio nella Primavera di Armando Madonna. La finalizzazione si rivela subito una delle grandi armi di Casadei, che riesce ad abbinare quantità a qualità e goal. Il classe '03 si rivela un predestinato: va a segno all'esordio nel campionato Primavera il 22 gennaio contro la Samp, in Youth League il 16 agosto contro il Rennes e alla prima della nuova stagione 2020/2021 il 26 settembre contro la Spal.

Le prestazioni e i numeri di Casadei non passano inosservati anche fuori dai confini nazionali. Nell'ottobre 2020, Cesare viene inserito nella prestigiosa lista del 'Guardian' dei 60 migliori gioielli nati nell'anno 2003, insieme a Fabio Miretti della Juventus e a Wilfried Gnonto, altro prodotto del settore giovanile dell'Inter.

La consacrazione è arrivata nella passata stagione, con il titolo di campione d'Italia Primavera conquistato da protagonista nella finale contro la Roma al termine di una stagione in cui i 14 goal sono stati fondamentali per la squadra di Chivu per centrale il grande obiettivo.

Testa bassa e tanto lavoro per continuare a crescere. Casadei punta in alto e non vuole fermarsi.

"Sono molto contento di come sta andando, ma il mio pensiero è sempre di mettermi a disposizione della squadra - ha raccontato ad aprile alla 'Gazzetta dello Sport' -. Cerco sempre di fare qualcosa di più rispetto a quanto ho già fatto. So di dover migliorare, lavoro tutti i giorni con il mister. E lo faccio pensando all’obiettivo collettivo".

Cresciuto con l'idolo Nainggolan, che ha avuto modo di studiare da vicino ai tempi dell'esperienza del belga in nerazzurro, Casadei oggi viene accostato per caratteristiche a Milinkovic-Savic.

"Mi piace molto per le caratteristiche che ha e per come gioca, è un calciatore da cui prendo spunto. Ma per arrivare a quei livelli bisogna lavorare tanto".

In casa nerazzurra, invece, sono due i modelli:

"Nell’Inter ovviamente guardo i centrocampisti, in particolare Brozovic e Barella: sono due grandissimi campioni. Cosa gli ruberei? A Barella l’intensità, a Brozovic la serenità con la palla".

Guardando al passato, invece…

"Zanetti, per carisma e forza. Ma anche per la sua duttilità: poteva giocare in qualunque ruolo".

Centrocampista totale, o 'box to box'. Definizione che calza a pennello quando si parla di Cesare Casadei. Schierato principalmente nel ruolo di mezzala destra nel 3-5-2 o 4-3-1-2, ha ricoperto anche il ruolo di mezzala sinistra e trequartista.

"Gioco dove mi dice il mister, cerco di interpretare al meglio quello che mi chiede. Mi piace attaccare gli spazi e inserirmi anche senza palla, ma anche avere il pallone tra i piedi".

L’inserimento negli spazi, insieme alla scelta di tempo nel colpo di testa (ben 9 goal nell’ultima stagione tra tutte le competizioni) e alla qualità tecnica, sono le caratteristiche di Cesare Casadei. Il classe ’03 sta lavorando sul tiro da fuori e potrà farlo insieme a campioni del calibro di Havertz, Jorginho, Mount e Kovacic, vecchia conoscenza dell’Inter.

Il Chelsea è rimasto folgorato dalle doti del centrocampista di Ravenna e ha messo sul piatto circa 20 milioni di euro tra parte fissa e bonus per portarlo alla corte di Tuchel. Casadei è già a Londra per iniziare una nuova avventura con la maglia dei ‘Blues’. Un salto incredibile per quel ragazzo cresciuto a Cervia e che ora si ritrova a misurarsi a 19 anni con la Premier League.

"Hai più pensato a quel progetto di esportare la piadina romagnola?”. Dopo la chiamata dei ‘Blues’, chissà se Casadei ha portato con sé uno dei simboli della sua terra, della sua famiglia e della sua storia sulle rive del Tamigi, a Stamford Bridge, la sua nuova casa.

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