Qualcuno la chiama maledizione, qualcun altro taboo. Di certo se lo stesso episodio, o comunque molto simile, accade per una seconda volta, serve un aggettivo roboante per tramandare ai posteri la leggenda, negativa per alcuni e dall'altra parte della medaglia positiva per altri. La 'fatal' Verona.
Chi ha seguito il calcio italiano con assiduità tra inizio anni '70 e inizio '90 non può non conoscere la fatalità delle sfide contro il Verona, inteso come l'Hellas.
Ne hanno fatto spese i tifosi del Milan, per due volte beffati in Serie A: un doppio match passato alla storia.
IL SIGNIFICATO DI FATAL VERONA
Di cosa si parla? Siamo nel 1973 e nel 1990. Nel primo caso, il Milan arriva all'ultima giornata con 44 punti, uno in più di Lazio e Juventus. Per i rossoneri c'è da affrontare la trasferta del Bentegodi contro l'Hellas, mentre i biancocelesti se la deve vedere contro il Napoli, in Campania, e la Juventus ospita la Roma a Torino.
Il Milan perde 5-3, la Lazio cade per 2-1, la Juventus supera la Roma per 2-1 vincendo il proprio 15esimo Scudetto. Nasce qui la fatal Verona, da una sfida tra rossoneri e gialloblù in cui gli scaligeri danno tutto, al 100%, segnando tre reti nei primi 25 minuti e regalando speranze alle avversarie.
Prossime partite
Fin qui sembra tutto quasi normale, ma il motivo per cui quella giornata fatale è passata alla storia, è perchè il Milan chiese invano il rinvio della gara contro il Verona: era appena tornato dalla trasferta di Salonicco, in cui vinse la Coppa delle Coppe contro il Leeds. Risposta federale negativa, condizione non ottimale e k.o, appunto, fatal.
LA SECONDA FATAL VERONA: LA STORIA
I tifosi del Milan non hanno mani dimenticato quel maggio del 1973. Ma quando 17 anni dopo si è arrivati ad un nuovo turno finale contro l'Hellas, decisivo per lo Scudetto, tutto è tornato ancor più a galla. A quel tempo, nel maggio 1990, la società meneghina è di gran lunga la squadra più importante al mondo. Ha ottenuto due Champions League consecutiva e punta ad ottenere anche il titolo italiano.
Alla penultima giornata, Milan e Napoli sono appaiate a quota 47, in testa alla classifica. I rossoneri devono giocare al Bentegodi, gli azzurri sfidare al San Paolo il Bologna.
Vincono gli azzurri, vinconi i felsinei. Doccia fredda per Arrigo Sacchi, al quale sarà inutile il 4-0 dell'ultimo turno contro il Bari, in virtù dei punti ottenuti dal team Maradona contro la Lazio. Anche qui, grandi polemiche, ma in questo caso per la direzione dell'arbitro Di Bello.