Costacurta Metrostars

Costacurta ai MetroStars: una suggestione durata alcune settimane

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È stato una delle grandi bandiere del Milan, indossando la maglia rossonera consecutivamente per 20 stagioni, e scrivendo pagine indelebili nella storia del club milanese. Alessandro 'Billy' Costacurta, con 663 presenze e 3 goal, è visto ancora oggi come un'icona del Grande Milan di Sacchi prima e Capello poi.

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Tuttavia, in pochi probabilmente ricordano che ad un certo punto della sua carriera il difensore varesino è stato molto vicino a separarsi dalla squadra che ha segnato quasi l'intera sua carriera calcistica (con l'unica eccezione di una parentesi al Monza da giovane), per sbarcare nell'MLS con i New York MetroStars, oggi New York Red Bulls.

IL CONTRATTO SCADUTO E LA TENTAZIONE AMERICANA

Dopo 15 stagioni consecutive con il Milan, nel luglio del 2002, Costacurta si ritrova, scaduto il precedente accordo, improvvisamente senza contratto, e inizia a ragionare sul suo futuro. La società rossonera lo saluta come se quella del 2001/02 sia stata per Billy l'ultima stagione con i colori di una vita.

Il motivo? Ha individuato in Alessandro Nesta il suo erede designato, per cui concentra i propri sforzi sul cercare di raggiungere un accordo con il giocatore della Lazio, quasi 'dimenticandosi' della sua bandiera. Il difensore, inizialmente spaesato, prende tempo e vola negli Stati Uniti per frequentare un Master. 

In quelle settimane di permanenza negli Stati Uniti, si concretizza l'interesse dei New York MetroStars, che puntano a disputare i playoff MLS, per l'ormai ex centrale rossonero.

"Quel che si sa, per certo, - conferma a Goal il collega di 'Giornale di Sicilia', 'Sole24Ore' e 'Fanpage' Benny Giardina, che ha cercato di ricostruire quel periodo particolare della carriera del difensore italiano - è che dopo la scadenza del contratto col Milan nel giugno 2002, Costacurta è andato negli USA per un master e ha avuto qualche colloquio con il General Manager dei MetroStars".

Nick Sakiewicz, questo il nome del dirigente del club newyorkese, contatta Costacurta e lo convoca nel suo ufficio per avviare una trattativa in vista di un possibile ingaggio. 

"Le trattative sono appena iniziate, - dichiara il difensore, raggiunto dal 'New York Daily News' dopo l'incontro - è difficile dire se in questo momento siano a buon punto o meno".

Gli Stati Uniti e la cultura americana, del resto, lo affascinano, e il tecnico della squadra, l'ecuadoriano Octavio Zambrano, nutre grande stima nei suoi confronti.

"Il nostro problema principale - dice l'allenatore ai microfoni del 'New York Times' - è che ci mancano tanti giocatori per infortunio. La squadra in questo momento ha bisogno di una scossa, e credo che Costacurta possa darcela. Può essere utile per qualunque squadra".

Il centrale difensivo è tentato, come spiegherà lui stesso. Gli americani gli propongono un contratto di 4 mesi a 80 mila dollari, più di 66 mila euro, di ingaggio settimanale. Quella dei MetroStars non è comunque l'unica offerta che arriva al difensore italiano. Una seconda proposta gli giunge infatti, come scrive 'La Repubblica', dall'Inghilterra ed esattamente dal Fulham, dove sta lavorando in quei mesi come Direttore tecnico il suo grande amico ed ex capitano Franco Baresi, anche lui separatosi dal Milan. 

Il 30 luglio Costacurta passa a Milanello per recuperare i suoi effetti personali e salutare, in quella che tutti pensano sia l'ultima volta, i suoi ex compagni di squadra.

"Sono contento di avere vissuto tutta la mia carriera al Milan, - dichiara ai cronisti - in Italia non giocherei da nessun'altra parte. Ora devo prendere una decisione in lingua inglese, o New York o Londra".

C'è in realtà anche una terza possibilità, da non escludere a priori: quella del ritiro dal calcio giocato a 32 anni per iniziare una seconda vita professionale dopo tante stagioni di grandi successi. 

Alessandro CostacurtaGetty Images

IL RITORNO AL MILAN DA PROTAGONISTA

"Nostalgia, nostalgia canaglia, che ti prende proprio quando non vuoi. Ti ritrovi con un cuore di paglia, e un incendio che non spegni mai".

Le parole della celebre canzone di Albano Carrisi e Romina Power riflettono perfettamente il sentimento che a un certo punto travolgerà Costacurta in quella folle estate 2002. Mentre l'esperto difensore riflette sul futuro, infatti, il 'suo' Milan, che intanto lavora al colpo Nesta, inizia la stagione ufficiale con la gara di andata dei preliminari di Champions League il 14 agosto allo Stadio Meazza contro i cechi dello Slovan Liberec.

La squadra di Ancelotti vince 1-0 grazie a un goal di Pippo Inzaghi, ma per Costacurta vedere i suoi compagni in campo è come ricevere un colpo al cuore. 

"Più che strana, - ammetterà Billy a 'La Repubblica' - quella del 2002 è stata per me una brutta estate. Quando per 25 anni sei abituato a fare certe cose, ad andare in ritiro, a giocare le amichevoli di agosto, a prepararti per il campionato, e all' improvviso tutto questo sparisce, allora stai male. È stata dura rimanere fuori".

"Credevo di farcela a prendere le distanze, a staccarmi dal mio passato. Il momento più brutto è stato quando il Milan ha giocato la gara di andata contro lo Slovan Liberec: ho visto la partita in tv e sono stato assalito dalla nostalgia, è stata la peggiore sensazione che ho provato da molti anni a questa parte".

Il 22 agosto i rossoneri sfidano la Juventus nel Trofeo Berlusconi, che si aggiudicano imponendosi 3-1 ai rigori sui bianconeri di Lippi.

"Quando hanno giocato Milan-Juventus - rivelerà Costacurta - ho preferito non guardare".

Fatto sta che la firma con i New York MetroStars sembra davvero a un passo in quei giorni, così come l'acquisto di Nesta per il Milan. Forse addirittura Costacurta, pur continuando a nutrire dei dubbi, gioca un'amichevole con i nordamericani, ma a riguardo non ci sono dati certi.

Poi l'incredibile epilogo: la trattativa per portare in rossonero il forte centrale della Lazio si complica e Adriano Galliani richiama alla base Costacurta, che in cuor suo non aspettava altro.

Nel cuore di Billy c'è solo il Milan e dopo quella del Fulham, il difensore declina anche l'offerta degli statunitensi, che non la prendono benissimo, e il 30 agosto firma un nuovo contratto annuale da 750 mila euro di ingaggio con il club milanese.

"Costacurta non è la risposta ai nostri problemi", afferma uno stizzito Sakiewicz a scelta ormai avvenuta.

Costacurta Milan Juventus 2003Getty Images

"Credevo che la mia storia milanista fosse finita, almeno come giocatore. - dichiara Billy a 'La Repubblica' poco prima di far ritorno in Italia - Avevo ricevuto alcune offerte, ma non mi convincevano. Penso che se non fosse arrivata la chiamata del Milan mi sarei ritirato".

"Torno per giocare. - sottolinea il difensore - Mi è stato prospettato un ruolo abbastanza importante e cercherò di dare il mio contributo. Ho continuato ad allenarmi per tutta l' estate e sono in buona forma. Penso di poter essere pronto per giocare già un tempo nel derby di domenica prossima".

Costacurta è di parola, e bagna il suo ritorno al Milan entrando in campo al posto di Maldini al 68' dell'amichevole stracittadina con l'Inter giocata il 1° settembre e vinta 1-0 con goal di Tomasson. Sul gong il club riesce a vestire di rossonero anche Nesta, ritrovandosi ad affrontare la stagione con una super difesa.

L'ex laziale sarà il centrale difensivo titolare accanto a Maldini, ma Costacurta saprà adattarsi al ruolo di terzino marcatore, giocando sia a destra, sia a sinistra. La squadra ne beneficerà con una stagione super, culminata con le vittorie in Champions League e in Coppa Italia a fine stagione.

Il difensore varesino colleziona 34 presenze complessive, di cui ben 11 in Europa, fra cui, la più bella, quella nella finale dell'Old Trafford contro la Juventus, nella quale gioca da laterale destro.

Dopo esser stato realmente vicino a lasciare il Milan nell'estate 2002, la sua carriera in rossonero proseguirà fino al 2007, quando si ritirerà all'età di 41 anni già compiuti, dopo 694 presenze e 3 goal in gare ufficiali e aver vinto un altro Scudetto, una Supercoppa Italiana e un'ulteriore Champions League, la 5ª per lui, proprio nell'ultima stagione.

I New York MetroStars, invece, senza l'arrivo dell'italiano, incapperanno in un finale di regular season 2002 disastroso, mancando persino un accesso ai playoff che sembrava cosa fatta. Dal 2006 la franchigia cambierà anche nome, trasformandosi in New York Red Bulls dopo l'approdo del ricco sponsor austriaco.

Nick Sakiewicz, colui che aveva condotto la trattativa per portare Costacurta ai MetroStars, ha cambiato disciplina sportiva, e oggi è l'attuale commissario della National Lacrosse League.

IL MISTERO DELLA MAGLIA BATTUTA ALL'ASTA

La vicenda del possibile passaggio di Costacurta ai New York MetroStars, però, non si chiude qui, ma con il 'giallo' della maglia della formazione newyorkese con il numero 20 e il suo nome sulle spalle.

Il cimelio è stato trovato dal giornalista Benny Giardina in un sito di aste online. La casacca, a righe larghe bianconere, con il numero 20 rosso e la scritta Costacurta in nero su sfondo bianco è quella originale dei New York MetroStars della stagione 2002 e lascia pochi dubbi sul nome del suo possessore. La sua stima di partenza, come riporta Benny, è di 450 Euro. 

Le domande, che non hanno ancora una risposta, riguardano però ciò che sta dietro alla maglia stessa. È stata indossata da Costacurta in una partita amichevole (di cui tuttavia non esistono dati)? Oppure si è trattato di un dono fatto al difensore italiano da parte della società? O, ancora, la maglia era stata preparata dal club per la firma del difensore, sfumata all'ultimo, ma da lui mai indossata?

"Controllando le amichevoli disputate dai MetroStars nell'agosto 2002, Costacurta non viene mai menzionato, nemmeno tra i convocati, - conferma a Goal Giardina - e un nome del genere dubito che non possa aver suscitato un minimo di curiosità nella stampa americana. La maglia è molto bella, è una chicca straordinaria e costa tanto, ma sicuramente avrebbe ancora maggior valore se ci fosse la certezza di un suo utilizzo in un'amichevole. Al momento è un mistero".

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