Cristiano Ronaldo JuventusGetty/Goal

Effetto Ronaldo: cosa sta facendo Cristiano per il brand Juventus

La reazione di Giorgio Chiellini alla notizia che Cristiano Ronaldo era in viaggio per Torino è già stata raccontata.

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"Noi siamo entusiasti", ha ammesso il capitano quando è arrivata la notizia del trasferimento da 112 milioni di euro dell'attaccante dal Real Madrid.

"Tutti non vediamo l'ora di lavorare con lui: i giocatori, gli allenatori, i dirigenti, il responsabile marketing... ".

Avendo conseguito una laurea in Economica e commercio e un master in Economia aziendale, Chiellini ovviamente ha capito subito che si trattava di una mossa non basata solo su fattori sportivi.

Ronaldo poteva essere il detentore del Pallone d'Oro ma anche il presidente Agnelli ha successivamente affermato che l'affare Ronaldo rappresentava per la prima volta un'operazione legata anche ai potenziali benefici finanziari.

D'altronde in quale altro modo si potrebbe spiegare la decisione di mettere insieme un pacchetto complessivo di 340 milioni di euro, comprese commissioni, stipendio e tasse, per un attaccante di 33 anni?

''L'effetto Ronaldo' è stato decisivo. La Juventus è cresciuta anno dopo anno da quando Agnelli ne è diventato presidente nel 2010, ma sapevano che per diventare un club di alto livello in ambito europeo dovevano espandere il loro fascino oltre i confini della Serie A", ha detto a Goal Marco Bellinazzo, giornalista de 'Il Sole 24 Ore' e autore del libro 'La fine del calcio italiano'.

"La Juventus sta cercando di posizionarsi accanto a club con un forte richiamo globale e dall'enorme budget come Real Madrid, Barcellona e Manchester United".

"Per competere con questi club devi avere una squadra forte ma anche giocatori importanti che hanno un vasto seguito sui social media".

"La qualità unita alla popolarità consente al club di aumentare le proprie entrate".

"Ronaldo, quindi, è stato un acquisto perfetto per la Juventus per raggiungere entrambi gli obiettivi".

Ronaldo PS

Finora il portoghese non ha deluso su nessuno dei due fronti.

Ronaldo, che ha compiuto 34 anni a febbraio, è stato nominato giocatore dell'anno in Serie A dopo la sua prima stagione in Italia in cui ha segnato 21 goal e conquistato lo Scudetto, inoltre ha trascinato i bianconeri fino ai quarti di Champions League con una sensazionale tripletta nel ritorno degli ottavi contro l'Atletico Madrid.

Il cinque volte Pallone d'Oro e il quarto classificato nella Goal 50 2019 ha probabilmente avuto un impatto ancora maggiore fuori dal campo.

Questo è stato sicuramente più immediato.

Nelle 24 ore successive al suo trasferimento a Torino, tra il 10 e l'11 luglio, i vari acconut social della Juventus hanno guadagnato 2,2 milioni di followers.

Non sorprende che il picco dei social media sia continuato nei successivi 17 mesi.

Il numero dei followers della Juventus su Instagram è salito da 9,8 a 33,5 milioni mentre la quantità di abbonati al proprio account Youtube è più che triplicato (da 730 mila a 2,33 milioni).

La Vecchia Signora ha aggiunto 7,5 milioni di followers su Facebook e 1,7 milioni sul proprio profilo Twitter. Ovviamente non è neppure un caso che la Juve abbia lanciato un profilo Twitter in portoghese nel settembre 2018.

Forse la cosa più significativa però è che la Juventus sia passata da 200 mila followers su Sina Weibo, l'equivalente cinese di Facebook, a 2,33 milioni.

Questo è ciò che rende Ronaldo così prezioso per la Juventus, la sua popolarità globale.

Cristiano Ronaldo Juventus phoneGetty

Lui è la persona più seguita al mondo su Instagram, cosa che lo rende il volto più famoso del mondo.

Questo è significativo perchè lo scorso fine settimane due vlogger, Logan Paul e KSI, si sono affrontati in un incontro di boxe professionale allo Staples Center di Los Angeles per ottenere la cintura del campionato di boxe di Youtube.

La definizione di sport sta cambiando, come spiegato da Agnelli durante l'assemblea degli azionisti Juve nel 2019.

“Le nuove attività, come gli eSports, stanno diventando importanti - ha dichiarato il presidente bianconero- Queste cose devono essere valutate".

“L'attività digitale è strategica per noi: è fondamentale mantenere una dimensione globale. Millenials e Generazione Z sono importanti e dovremo cogliere le opportunità di mercato".

Dicono che, nell'era degli influencers, la Juventus abbia acquistato il più influente.

L'arrivo di Ronaldo ha quindi portato al club nuovi seguaci e a sua volta ha aperto nuovi mercati per il club.

La Juventus, naturalmente, aveva lavorato con cura per rafforzare il proprio marchio anche prima dell'acquisto di Ronaldo.

Cristiano Ronaldo Juventus fan maskGetty

"La Juventus sa che non può più crescere economicamente sulla scena italiana", spiega Bellinazzo.

"Uno stadio da 40 mila posti è abbastanza piccolo per la Champions League e non puoi alzare ulteriormente il prezzo dei biglietti. L'aumento dello scorsa stagione è stato molto contestato.

"I diritti tv, che sono gestiti dalla Lega Serie A, sono difficili da migliorare dato che il campionato italiano non è allo stesso livello di Liga e Premier League

"I profitti sono divisi in modo tale da impedire alla Juventus di guadagnare dai diritti televisivi quanto guadagnano i rivali inglesi.

"Quindi il club può crescere a livello internazionale solo dal punto di vista commerciale. Per questo è necessaria un'icona globale come Cristiano Ronaldo, che è molto utile per stringere nuovi affari in Nord America o Asia.

"La Juve, ovviamente, aveva già fatto delle mosse per attirare nuovi mercati.

"Loro hanno cambiato il loro logo per renderlo più moderno. In questa stagione hanno anche abbandonato le tradizionali strisce bianconere perché la gente in America le associa a quelle degli arbitri.

"In questa stagione stanno giocando più spesso alle 15 in modo che le loro partite possano essere trasmesse in orari ragionevoli in Asia.

"Hanno fatto tutte queste cose per dare al club un appeal internazionale".

Cristiano Ronaldo Juventus bannerGetty

Questo lavoro sta funzionando. Il marchio Juventus non è mai stato così attraente per gli investitori.

A gennaio i bianconeri hanno firmato un nuovo, migliorativo accordo di sponsorizzazione per i prossimi sette anni con lo sponsor tecnico Adidas per un valore di 357 milioni di euro, il doppio rispetto all'accordo precedente.

Quindi, solo il mese scorso, è stato annunciato anche che il club aveva rivisto il suo contratto con lo sponsor Jeep.

Il nuovo accordo ha un valore di 42 milioni di euro, mentre il vecchio ne valeva 'solo' 17 milioni.

Le nuove partnership della Juventus sono di interesse ancora maggiore, basti pensare alla Konami.

Il gruppo giapponese di entertainment stava già discutendo col club di una possibile esclusiva per l'utilizzo del club nel videogioco Pro Evolution Soccer quando è arrivato l'annuncio dell'acquisto di Cristiano Ronaldo.

“E' stata una cosa grandiosa per noi", ha dichiarato a Goal Jonas Lygaard, Senior Director, Brand and Business Development di Konami. "Noi avevamo già detto al club che volevamo lavorare con loro in quanto vedevamo molti benefici".

"L'arrivo di Ronaldo ha aggiunto più valore in termini di esposizione e importanza".

La Juve ovviamente sta beneficiando dell'arrivo di Ronaldo allo stesso modo.

Ciò non significa tuttavia che i bianconeri non abbiano i loro problemi.

"Ronaldo costa alla Juve cica 85 milioni di euro tra stipendio, tasse e ammortamenti (i soldi che il club si è impegnato a pagare per coprire le spese del trasferimento nel corso dei quattro anni di contratto)", rivela Bellinazzo.

"L'idea che si ripaghi tramite la vendita delle magliette è una sciocchezza, ma ha apportato un notevole impulso in termini di merchandising e ha contribuito a raddoppiare il valore degli sponsor sulla maglia e delle offerte dei fornitori.

"C'è stato anche un aumento nelle entrate derivanti dalla vendita dei biglietti di 70 milioni di euro, che ovviamente è dovuto alla sua presenza.

"Quindi, l'effetto Ronaldo è reale. E' lì sotto gli occhi di tutti.

Cristiano Ronaldo Juventus fansGetty

"Il problema per la Juventus, tuttavia, in questa fase iniziale è che si può vedere anche un aumento dei costi, non solo delle entrate".

"È evidente che nel primo anno di Ronaldo alla Juve hanno subito una perdita di 40 milioni di euro nonostante il club abbia guadagnato oltre 150 milioni di euro di plusvalenze nel mercato dei trasferimenti".

"Questo è il segno di uno squilibrio nelle spese che è legato al conto salariale ed è stato esacerbato dall'eliminazione nei quarti di finale della Champions League, costata al club 20-30 milioni di euro".

"Nonostante tutti i guadagni commerciali dalla firma di Ronaldo, l'importanza di raggiungere le ultime fasi della competizione europea rimane estremamente importante per la Juventus quando si tratta di realizzare un profitto. Non possono infatti generare nulla gli stessi ricavi dalla competizione europea in Italia.

"Questo è il motivo per cui Agnelli sta spingendo molto per una competizione europea allargata, una Super League, un torneo più integrato con più partite che genererebbero più entrate per le migliori squadre".

"I club inglesi non ne hanno bisogno perché hanno alle spalle il potere della Premier League, mentre il Barcellona e il Real Madrid sono già marchi colossali, ma la Juve è un po 'come il Bayern Monaco. Entrambe hanno la difficoltà di non riuscire a crescere di più nei rispettivi campionati".

"Quindi, hanno bisogno di una competizione europea più grande e più ricca".

Ronaldo, quindi, è semplicemente un mezzo per un fine più grande di casa Juve. L'obiettivo finale di Agnelli è una Super League. O almeno, un torneo radicalmente rinnovato dal 2024 in poi.

Fino ad allora, la strategia della Juve è quella sfruttare al massimo l'urto di Ronaldo, commercialmente e dal punto di vista sportivo.

La sua presenza rende Torino una destinazione più attraente per i migliori giocatori, come sottolinea l'arrivo dell'ultima estate del difensore olandese Matthijs de Ligt.

Come precedentemente affermato da Agnelli, ora si sono messi in condizione di portare alla Juventus il prossimo Ronaldo a 25 anni, non a 33.

Ronaldo PS

"Ronaldo è stato solo il primo passo" afferma Bellinazzo. "È un arrivo d'élite. Ce ne saranno altri".

"Anche se la Juve ha avuto questo deficit operativo l'anno scorso, ha recentemente approvato un aumento di capitale di € 300 milioni".

"È il secondo rilancio dell'era Agnelli. L'altro avvenne nell 2011, con una cifra di oltre 120 milioni di euro. Pertanto, quest'ultimo aumento di 300 milioni di euro è di fatto una cifra incredibile per il mercato italiano".

"Questo ovviamente finanzierà una strategia di marketing ancora più aggressiva, ma anche una campagna trasferimenti più aggressiva, che porterà grandi campioni del calibro di Ronaldo".

"Tuttavia, un simile esborso dovrà compensare con la vendita di alcuni giocatori e, come abbiamo visto durante l'estate, è più facile a dirsi che a farsi".

"La Juve non è riuscita a vendere alcuni dei migliori giocatori nell'ultima finestra. Di conseguenza, hanno dovuto affrontare costi di 500 milioni di euro in termini di salari e ammortamenti".

"Non puoi riuscire a sostenere tali costi. Pertanto, la Juve deve lasciare andare rapidamente alcuni dei molti giocatori con salari elevati".

Ronaldo potrebbe eventualmente essere uno dei giocatori venduti. Non ancora, ovviamente. Non prima di consegnare alla Juventus ciò per cui è stato comprato: la Champions League.

"Potrebbero finire per lasciarlo andare in un posto come la Cina, dove Ronaldo ha molti interessi e fans" spiega Bellinazzo. "Sarebbe un buon trasferimento per tutti gli interessati".

"Ingaggiando Cristiano Ronaldo, la Juve ha però iniziato un percorso che non puoi semplicemente decidere di abbandonare. Questo è un processo che non puoi invertire".

"La Juve deve continuare a crescere e continuare a vincere. Le due cose sono collegate. E Ronaldo è attualmente parte integrante del successo di entrambi".

Il trasferimento, quindi, non faceva solo parte di un sogno romantico della Juventus per conquistare l'Europa. Faceva parte di un'accorta strategia di marketing per conquistare il mondo.

Non serviva un master in economia aziendale per accorgersene subito.

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