Moneyball Midtjylland

Il Midtjylland, l'isola dei 'giocattoli difettosi' e Moneyball: un miracolo... matematico

Avete mai visto il film 'L'arte di vincere' ? Se non l'avete fatto, rimediate, perché oltre ad essere una perla della cinematografia, ci dimostra come nello sport il binomio milioni-campioni non sia l'unica strada per inseguire il successo.

'L'arte di vincere', conosciuto anche come 'Moneyball' (il titolo originale), racconta la storia degli Oakland Athletics e del loro general manager Billy Beane, intepretato da Brad Pitt , che a inizio anni 2000 misero in fila 20 vittorie consecutive nell'American league di baseball. Un traguardo mai raggiunto prima nella storia.

Come hanno fatto? Semplice, con le statistiche e la matematica . In questo modo hanno messo insieme quella che nel film viene chiamata 'l'isola dei giocattoli difettosi' , ossia un insieme di giocatori scartati dai top club perché considerati non all'atezza per via delle loro particolari caratteristiche.

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Questa filosofia è stata applicata al calcio dal Midtjylland, una piccola squadra danese fondata appena nel 1999. Giovane sì, ma non troppo bella, per citare un altro famoso film. A quella squadra mancava qualcosa, il Brad Pitt di turno, per intenderci, che è arrivato puntuale nel 2014 sotto il nome di Rasmus Ankersen .

Rasmus Ankersen

Questo signore di bell'aspetto si è presentato al Midtjylland a 32 anni con la filosofia di 'Moneyball': un metodo matematico e statistico da applicare allo scouting e al calciomercato. Ma dai, qui non siamo in America, e poi nel calcio non funzionerà mai. Risultato finale? Vittoria del campionato alla prima stagione .

Sì, ma è un caso, una pura coincidenza. In realtà il suo metodo ha funzionato anche in Inghilterra, al Brentford, dove da direttore dell'area scouting ha contribuito in maniera decisiva alla scalata dalla League One alla Premier League, dove ormai rappresenta una realtà.

Negli ultimi anni, Ankersen è diventato un vero e proprio guru. Ha scritto libri, tenuto convegni in tutto il mondo. La sua filosofia sembra complicata, ma in realtà il concetto è piuttosto semplice.

"Valorizzare al meglio i propri giocatori, collocarli e spenderli nella maniera più consona a seconda delle loro precise caratteristiche può dare risultati eccellenti. analizzando la tendenza più fisica che tecnico-tattica del calcio di oltremanica, dalla decima posizione sino ad arrivare anche a due categorie più in basso, il livello calcistico è praticamente identico. La differenza, ripeto, la fa la scelta e il corretto impiego dei giocatori".

Capito, no? E' una visione un tantino più dettagliata del 'mettere i giocatori al posto giusto' , trasformando quelli che per altri sono difetti in pregi. Come successo con Tim Sparv, il 'mediano che non fa le scivolate' , vincitore di tre titoli col Midtjylland prima di trasferirsi in Grecia, al Larissa.

"Lo abbiamo preso in Germania, dal Greuther Fürth in Zweite Bundesliga. La nostra scelta è ricaduta su di lui perché, nonostante il suo ruolo di recupera palloni lo preveda spesso, Tim non gioca mai in tackle. Il significato che io e i miei scout abbiamo dato a questa caratteristica, è che il giocatore ha nelle sue doti un grande senso della posizione e di valutazione del gioco avversario, tanto da portarlo a fare la scelta giusta con un attimo di anticipo, senza la necessità di usare le maniere forti".

E in un metodo del genere non potevano che giocare un ruolo chiave gli schemi, le palle inattive, un altro dei segreti del Midtjylland. Agli allenamenti veniva chiamato un battitore scelto, spesso anche di altri sport, per trovare nuove idee da applicare in campo. Tutto calcolato, tutto studiato, nei minimi dettagli.

"Falliremo anche con questo sistema, ogni tanto, ma è un approccio al calcio in cui credo molto e che penso possa dare molte soddisfazioni. A chi? Per ora non ai grandi club: prima di tutto, per riuscire in questo sistema, bisogna stravolgere la propria mentalità ed essere pazienti ".

FC Midtjylland Danish CupTwitter

Una pazienza che alla fine ha pagato, con la conquista di tre campionati in cinque anni e la ciliegina sulla torta della prima storica qualificazione alla fase a gironi della Champions League, battendo lo Slavia Praga nell'ultimo turno dei playoff.

Rasmus Ankersen (che dal 2022 ha preso le redini del Goztepe in Turchia come presidente) e i suoi metodi sono la dimostrazione che se credi in qualcosa, ma ci credi veramente, i risultati arrivano. E possono essere sorprendenti, quasi miracolosi.

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