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Maxim Tsigalko, lo sconosciuto diventato Leggenda grazie a Football Manager

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Anno 2001-2002, Internet e i social (purtroppo e per fortuna) sono ancora in fase embrionale. I Pc, i personal computer, sono invece ormai una consolidata realtà. Hanno aperto un mondo nuovo, misterioso e affascinante, dove il virtuale si mischia col reale e quasi non te ne accorgi.

In questo mondo ancora privo di Internet la fanno da padrona i videogiochi. Uno, in particolare, ha scandito i tempi della nostra vita: parliamo di Championship Manager, meglio noto come Scudetto e oggi conosciuto a tutti come Football Manager. Il gioco manageriale per eccellenza.

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Qualche tempo fa vi abbiamo raccontato la storia di Alessandro Simonetta, "l'attaccante dei sogni", un idolo assoluto nonostante abbia abbandonato il calcio che conta a soli 24 anni. Ma c'è chi ha fatto di più, c'è chi è diventato un'autentica Leggenda, un oggetto di culto e venerazione. Il suo nome è Maxim Tsigalko.

Anzi, aspettate un attimo. Il suo vero nome è Maksim Cyhalka, ma non è con questo che è entrato nella storia del calcio. Basta infatti pronunciare Tsigalko o leggerlo da qualche parte, che subito vengono i brividi a tutti quelli che, almeno una volta, lo hanno acquistato nella propria squadra su Championship Manager.

Tsigalko

Nel 2001 Tsigalko è uno dei più interessanti talenti dell'Est. Ha 18 anni, è bielorusso e gioca nella Dinamo Minsk, la squadra della sua città. Nelle giovanili fa vedere grandi cose, al punto da esordire giovanissimo in prima squadra e in Nazionale. A innamorarsi di lui è soprattutto Anton Putilo, che a quel tempo è il responsabile della ricerca di Championship Manager per la Bielorussia.

"Pensavo che il calcio in Bielorussia avesse un futuro. Inoltre, non c’erano limiti al valore che potevi attribuire ad un giocatore. Mi piaceva molto Tsigalko. Era veloce, aveva un grande senso del gol e la sua stella brillava nei settori giovanili. Aveva tutto il necessario per diventare un attaccante di livello mondiale. Era anche internazionale, quindi gli diedi un alto valore di reputazione".

Ecco, è proprio da qui che inizia la leggenda di Tsigalko. Nel gioco è il talento perfetto, o meglio, il giocatore perfetto. Si prende a pochissimo prezzo e in pochi anni diventa letteralmente un mostro. Ha una media realizzativa spaventosa, praticamente un goal a partita, che gli permette di arrivare all'impressionante cifra di 100 goal stagionali.

Il paradosso è che nella vita reale, nel calcio vero, Tsigalko fatica maledettamente ad imporsi dopo un inizio di carriera più che promettente. Vaga tra Bielorussia, Kazakistan e Armenia senza riuscire a tirarsi fuori dall'anonimato. Gli infortuni nel frattempo lo tormentano e nel 2009 prende la decisione più drastica, annunciando il ritiro a soli 26 anni.

Tsigalko

Oggi Tsigalko nel 2019 è stato eletto come giocatore più forte di tutte le serie di Football Manager, perché l'unico capace di superare la quota di 2000 goal in carriera. E pensare che lui di questa storia non ne sapeva assolutamente nulla.

"Ho saputo per la prima volta del mio valore nel gioco tramite un giornalista russo. Rimasi scioccato. Mi disse che ero il giocatore più popolare nel gioco. Mentre lo ascoltavo, stavo solo scuotendo la testa incredulo. Non sapevo nemmeno di cosa si trattasse, poiché non ero a conoscenza dell’esistenza di Football Manager. Non riuscivo a capirlo. Con il tempo, ho capito che avrei potuto fare molti soldi grazie a tutto questo, ma ormai era troppo tardi".

Esatto, troppo tardi. In un'intervista rilasciata al portale 'FourFourTwo', Tsigalko ha raccontato come la sua leggenda virtuale sia in verità stata un dramma reale.

"Quando avevo 23 anni, ho avuto un grave infortunio che mi ha costretto ad appendere le scarpe al chiodo ad appena 26 anni. Ho avuto soldi dal calcio, ma non ci potevo contare Poi ho iniziato a lavorare come muratore nelle costruzioni. Ero davvero stanco di lottare. La mia schiena e le mie gambe non potevano sopportare un lavoro così pesante ed iniziai ad avere seri problemi di salute".

Tsigalko successivamente è rimasto senza lavoro, al punto da chiedere pubblicamente aiuto.

"Quando mi sono ritirato dal calcio, nessuno mi ha offerto un lavoro. Nessuno mi ha chiamato. Ho 2 figli e l’unica cosa che voglio è avere un lavoro, così da potermi alzare ed essere un buon padre. Di' al mondo che ho bisogno di aiuto. Per favore.. ".

Quello che succede dopo è veramente incredibile. Il grido di aiuto di Tsigalko viene ascoltato. Tale Nikos Bovolos lancia una petizione che raccoglie oltre 1.500 firme. L'obiettivo è quello di trovare un lavoro a quello che è stato il suo eroe di infanzia. La petizione si chiama 'Football Manager: Give Maxim Tsigalko a job'. Sembra uno scherzo, ma è tutto vero.

"Maxim Tsigalko, il più grande giocatore di CM/ FM di sempre, ha cambiato milioni di vite dei giocatori. Ora tocca a noi rendere la sua vita più facile. Milioni di giocatori in tutto il mondo vogliono ringraziare Maxim Tsigalko per le migliaia di goal, per le centinaia di assist, per le triplette, per tutte le volte in cui hanno celebrato i suoi goal. Non importa il paese, non importa la squadra, Maxim è sempre stato lì per noi, gli amanti di Championship/Football Manager. Ora, siamo accanto a lui".

Non sappiamo se alla fine la petizione sia servita davvero a Tsigalko per trovare finalmente lavoro, ma una cosa è certa: nessuno lo ha dimenticato e nessuno lo dimenticherà mai. Con la sua precoce morte, arrivata il 25 dicembre 2020, se ne è andato non solo un giovane uomo, ma anche un giocatore che, seppur in maniera soprattutto virtuale, ha contribuito ad allietare le ore di moltissimi appassionati di tutto il mondo.

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