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Pellegrini a GOAL: "Le ovazioni ai derby le ricorderò per sempre, affrontare Messi un onore"

C’è anche Lorenzo Pellegrini nella lista finale di GOAL50, la classifica dei 50 migliori giocatori del 2022 scelta e votata dai lettori di GOAL.

Il centrocampista della Roma, tornato alla casa madre nel 2017 dopo una fruttuosa e fortunata esperienza con la maglia del Sassuolo, è reduce dalla miglior stagione della sua carriera sul piano realizzativo e personale, con 14 goal segnati tra Serie A e Conference League e la conquista del suo primo trofeo internazionale.

Ai microfoni di GOAL ripercorre alcuni dei goal più importanti segnati nel corso della sua carriera in giallorosso.

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“Di goal significativi ne ricordo parecchi, sicuramente i due nei derby. Mi viene in mente anche quello al Leicester, fondamentale per la nostra cavalcata in Conference League”.

Il pubblico dell’Olimpico, specialmente dall’arrivo di Mourinho a Roma in poi, si è contraddistinto per un calore e un trasporto raramente replicabili in altre piazze.

Nel cuore del numero 7 romanista è rimasta però un’ovazione precedente all’epoca dell’avventura romana dello Special One.

“L’ovazione che ho nel cuore è quella nel derby vinto 3-1 con un mio goal di tacco. Sia io sia la squadra venivamo da un momento difficile, c’era una partita da vincere e lo abbiamo fatto. E’ una di quelle che mi è rimasta più impressa”.

Pur essendo ancora relativamente giovane, in carriera Pellegrini ha affrontato avversari di livello assoluto tra Serie A, Champions ed Europa League.

Alla domanda su quale sia stato quello che ha incrociato con maggiore piacere però non sembra avere dubbi.

“Ce ne sono tanti, ma io sono un grande fan di Messi e aver giocato contro di lui è stata veramente una grande emozione”.

Il 2022 lo ha visto diventare il primo capitano della storia della Roma a sollevare un trofeo europeo marchiato UEFA. 

Pellegrini è riuscito lì dove non ce l’hanno fatta altri capitani storici come Francesco Totti e Daniele De Rossi, i suoi due punti di riferimento e leggende dalle quali trae continua ispirazione.

“Ogni ragazzo romano della mia età ha avuto questi due punti di riferimento: Totti e De Rossi. Hanno indicato la via a tutti i bambini innamorati della Roma. Da piccolo stravedevo anche per Ronaldinho, ti trasmetteva felicità e serenità giocando a calcio”.

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