Giampaolo Pazzini Wembley 2007Getty/Goal

I primi anni del 'pazzo' Pazzini: dalla tripletta a Wembley alla copertina di FIFA 12

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Un avvio di carriera da urlo, tanti goal all'esordio e qualche serata indimenticabile: i primi anni di Giampaolo Pazzini avevano fatto sognare il calcio italiano. Dalla storica tripletta segnata a Wembley a quella copertina di FIFA 12 conquistata dopo una stagione da protagonista.

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Cresciuto calcisticamente nel florido settore giovanile dell'Atalanta, Pazzini fa la sua prima apparizione in Serie A dopo aver mostrato le prime grandi cose in Serie B, rivelandosi fondamentale nella cavalcata verso la promozione della Dea.

Durante la stagione 2003/04 mette infatti a segno nove pesantissimi goal a soli 19 anni, il primo proprio nel derby contro l'Albinoleffe del 14 settembre, risultando decisivo nel finale con la rete del 2-1. Sarà la prima tappa di una grande ascesa.

Il 12 settembre del 2004, nella stagione successiva, il 'Pazzo' viene schierato titolare al debutto in Serie A contro il Lecce e impiega soltanto due minuti per timbrare il suo primo appuntamento con il goal nel grande palcoscenico. Il traversone di Demetrio Albertini è perfetto, lo stop di petto e l'esecuzione di sinistro altrettanto: dopo 120 secondi la prima gioia all'esordio, ne arriveranno ben altri 114.

In quel girone di andata arrivano altri due goal contro Inter e Cagliari: abbastanza per convincere la Fiorentina, che durante il mercato invernale di gennaio gli offre un importante contratto. Nella stessa stagione arriva anche la prima convocazione nell'Under 21 azzurra: un capitolo fondamentale nella carriera di un giocatore che sembrava poter diventare il centravanti di riferimento dell'Italia negli anni a venire.

Pazzini England Italy 2007Getty Images

Anche in questo caso il feeling con la partita d'esordio si rivela magico: subito in goal alla prima nella sfida vinta dagli azzurrini contro i pari età della Norvegia per 2-0. Con questa maglia vivrà tre anni dopo probabilmente la serata più bella della sua vita professionale. A Firenze guadagna la riconferma dopo le tre reti in tre partite siglate contro Reggina, Inter e Juventus: in maglia viola resterà quattro stagioni con 34 reti in 135 partite nella squadra costruita da Prandelli.

Il 24 marzo del 2007 l'indimenticabile notte di Wembley: durante l'amichevole tra l'Inghilterra Under 21 e l'Italia Under 21, Pazzini illumina la scena nella prima storica partita dell'impianto dopo la ristrutturazione.

E' la squadra di Chiellini, Montolivo, Nocerino, Rossi e Pazzini. L'attaccante di Pescia impiega soltanto 28 secondi per mettere il primo marchio personale con un bel destro dal limite alla sinistra del portiere inglese.

Dopo la rimonta avversaria il 'Pazzo' si ripete deviando sotto porta un pallone morbido di Mantovani che mette fuori causa l'intera difesa. Successivamente i padroni di casa tornano in vantaggio, ma il bomber della Fiorentina è ancora implacabile e il suo destro rasoterra incrocia tutta l'area piccola per battere ancora Camp. Una straordinaria tripletta lo consacra in uno dei teatri calcistici più imponenti del pianeta.

Nel gennaio del 2009 la Sampdoria gli offre un ruolo da assoluto protagonista ed è proprio a Genova che vive il suo miglior momento dal punto di vista del rendimento: in due anni mette a segno l'impressionante score di 48 goal in 87 partite ed è proprio l'avventura blucerchiata che gli regala la soddisfazione di finire sulla copertina del celebre titolo videoludico FIFA 12.

FIFA 12 coverEA Sports

Pazzini viene infatti acquistato dall'Inter nel gennaio del 2011 e appare come uomo simbolo dell'edizione italiana del gioco targato EA Sports con la maglia nerazzurra, accanto al rossonero Mexes e a un 'mostro sacro' come Wayne Rooney. Sarà il picco massimo della carriera di un giocatore che aveva creato altissime aspettative da giovanissimo.

Dopo un solo anno e mezzo di nerazzurro, con il trasferimento al Milan Pazzini diventa uno dei pochi ad aver vestito la maglia delle due squadre milanesi. Alla corte del Diavolo si ritaglia un ruolo importante nelle rotazioni di mister Allegri, che spenderà soltanto parole di elogio nei suoi confronti.

"Pazzini è buono per tutte le stagioni: l’anno scorso è stato l’unico capace di segnare in autunno, inverno e primavera".

Una carriera ad alti livelli terminata coi cinque anni vissuti a Verona (e la breve parentesi di sei mesi in Spagna al Levante) e l'affettuoso saluto del pubblico scaligero. Un giocatore capace di far innamorare i propri tifosi per l'impeto e il cuore che ha sempre messo sul rettangolo di gioco: un centravanti completo, capace di segnare in qualsiasi modo, il classico 'cliente fastidioso' per qualsiasi difensore.

Dopo aver annunciato il ritiro dal calcio giocato, il 'Pazzo' - tra i volti di DAZN - può guardarsi indietro con un sorriso: dall'Inter al Milan, passando per Atalanta e Fiorentina, con la consapevolezza di aver lasciato ovunque un ricordo positivo.

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