Taribo WestGetty Images

Taribo West: dall'Inter al Milan tra Kanchelskis, telepass e preghiere in ritiro

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Ci sono personaggi e Personaggi. Taribo West, indubbiamente, appartiene a quelli con la 'P' maiuscola. Non tanto per ciò che ha dimostrato sul campo, bensì per il tocco di originalità che lo ha contraddistinto sia dentro che fuori il prato verde.

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Un onesto mestierante tra i difensori, con alle spalle 69 presenze tra Inter e Milan. Già, perché il nigeriano ha vestito entrambe le casacche della città del Duomo, non ottenendo per la verità grandissimi risultati se non una Coppa Uefa nella stagione 1997/1998 coi nerazzurri.

Stagione nella quale divenne celebre il fallaccio su Andrej Kanchelskis durante un Inter-Fiorentina, col russo costretto a uscire in barella dopo l'entrataccia del difensore africano.

West Kanchelskis

Fu proprio l'Inter a portarlo in Italia, versando 6 miliardi delle vecchie lire nelle casse dell'Auxerre nel 1997: nei due anni in nerazzurro, poche gioie da calciatore e qualche 'avventura' di troppo.

Come quella - mai confermata - che lo vide protagonista insieme a Nicola Berti: lui e West invitati ad una festa, Taribo non conosce la strada e segue Berti accodandosi alla vettura, ma in autostrada giunti al casello distrugge la sbarra del Telepass. Questo è ciò che narrano rumors metropolitani.

Confermatissimo, invece, un altro episodio ricostruito da Marcello Lippi (suo tecnico all'Inter nel '99) in un'intervista al 'Corriere dello Sport'.

"Un giorno eravamo tutti a tavola con la squadra e lui non c'era. Dico a uno dello staff: vai a vedere che sta facendo Taribo. Viene lui e mi dice: “Stavo pregando mister, Dio mi ha detto che oggi devo giocare”. E io: “strano, a me Dio non ha detto un cazzo... Vieni a mangiare che è meglio, pregherai dopo".

Taribo West InterGetty Images

Insomma, a ripercorrere le gesta di West non ci si può annoiare. In nerazzurro le presenze totali furono 65, condite da 2 goal, prima del passaggio sull'altra sponda del Naviglio: al Milan.

Il Diavolo acquistò il nigeriano a parametro zero dopo che West si svincolò dai 'cugini', firmando fino al termine del 1999/2000. Una scelta poco felice fatta di 4 partite ed una rete, come poi ammesso dal diretto interessato a Goal.

"Non giocavo perché avevo davanti Costacurta, Maldini e Ayala e alla fine della stagione sono andato via. L'ex presidente dell'Inter (Moratti, ndr) mi disse che non era possibile andare da un club di Milano all'altro, ho sbagliato. I tifosi erano arrabbiati".

Dopo il flop in rossonero West fu ceduto al Derby County in Inghilterra - lui stesso, a 'Score Nigeria', rivelò di un affare saltato col Liverpool - dividendosi poi tra Germania (al Kaiserslautern lo cacciarono subito per motivi disciplinari), Serbia, Emirati Arabi, Inghilterra, Iran e Nigeria.

Taribo West Milan

A Belgrado, dove West militò nel Partizan, un ex dirigente gettò ombre sulla reale età di West sostenendo che avesse ben 12 anni in più di quanto dichiarato.

"Quando arrivò da noi ci disse che aveva 28 anni, più tardi però venimmo a sapere che di anni ne aveva 40. La cosa non ci infastidiva poiché giocava benissimo. Per questo non ci pentimmo di averlo preso".

Un'ipotesi rigettata e smentita dal nigeriano, il quale si difese così.

"Dopo aver lasciato il Partizan giocai ancora 7 anni, non vedo come sarebbe stato possibile se effettivamente ne avessi avuto 40".

Una volta ritiratosi dal calcio giocato, West - con molti meno capelli e senza treccine - decise di aprire una fondazione benefica per i bambini bisognosi a Lagos (la 'Taribo West Charity Foundation') nonchè una scuola calcio con George Weah, conosciuto ai tempi del Milan.

Ma dimenticarsi la sua carriera, fatta di 'look' ed esperienze sopra le righe, è impossibile. Soprattutto in Italia.

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