MusahGetty Images

Yunus Musah, dall'infanzia in Italia ai Mondiali con la Nazionale statunitense

Dall'infanzia in Italia ai Mondiali con la Nazionale statunitense. Il gioiello del Valencia Yunus Musah era tra i convocati del commissario tecnico a stelle e strisce, Gregg Berhalter, che non ha esitato a lanciarlo dal primo minuto - prima di sostituirlo al 74' - nel match che ha visto la Nazionale a stelle e strisce debuttare ai Mondiali in Qatar pareggiando 1-1 contro il Galles.

Una presenza nella massima rassegna iridata, la sua, che a suo modo ha a che fare anche con il nostro Paese. Dove presto potrebbe tornare per vestire la maglia del Milan.

Nato a New York, dove sua madre si trovava in vacanza, Musah ha origini ghanesi ma ha vissuto i suoi primi nove anni di vita in Italia, precisamente a Castelfranco Veneto. E proprio lì ha iniziato a giocare col Giorgione Calcio 2000, come raccontato dal presidente del club Antonello Orfero.

"Lo abbiamo ingaggiato come facciamo con tanti altri ragazzi dopo il campo estivo. Aveva già qualcosa di speciale. Oserei dire che era un fenomeno, i ragazzi della sua età non potevano competere con lui".

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

The season isn't over yet , one more push for the league title💪🏾 #coyg🔴⚪️

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Un talento naturale, folgorante. Destinato però a non trovare continuità nel Belpaese. Il suo soggiorno in Italia e le sue scorribande con il club veneto, infatti, sono destinate ad interrompersi perché a causa di motivi familiari, Musah è costretto a fare le valigie e a trasferirsi a Londra, dove l'Arsenal non si è lasciato sfuggire l'occasione di inserirlo nel settore giovanile. Una scommessa decisamente azzeccata.

Era evidente che Yunus avesse caratteristiche fisiche e tecniche per sfondare, tanto da debuttare tra gli Under 18 quando aveva appena compiuto 16 anni.

Nei successivi 18 mesi Musah ha giocato 16 partite, segnando 5 goal e fornendo 3 assist.

L'avventura nell'Academy dei Gunners procede a gonfie vele e gli spiana la strada anche in ambito Nazionale inglese. Con i 'Tre Leoni' percorre la trafila delle giovanili, arrivando a vestire anche la fascia di capitano. Ma quando la strada sembra ormai tracciata, ecco arrivare la decisione che sorprende tutti: a 18 anni sceglie di rappresentare gli Stati Uniti a partire dal 2020, forte del triplo passaporto - ghanese, inglese e americano - che lo spingono verso la scelta a stelle e strisce.

Soltanto un anno prima, invece, aveva deciso di lasciare l'Arsenal - una scelta vissuta come un tradimento dall'allora tecnico Emery - volando in Spagna per sposare il progetto del Valencia, nonostante il forte interesse della Juventus.

Per tutta la prima stagione ha giocato nella squadra di riserva del club, impegnata in terza divisione. Ma durante il precampionato è stato aggregato alla prima squadra. Al debutto contro il Levante, a 17 anni e 289 giorni, è diventato il calciatore straniero più giovane ad aver mai giocato col Valencia.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Dopo aver giocato a lungo come centrocampista box to box o numero 10 a livello giovanile, Musah in prima squadra è stato schierato da esterno destro.

"Io voglio segnare più goal possibili e migliorare nei passaggi. Posso superare gli avversari perché sono più grande di molti di loro, sono davvero bravo negli assist e posso creare molte occasioni".

Contro il Getafe, nel novembre del 2020, Musah ha anche trovato il suo primo goal in assoluto tra i professionisti. La gara è finita 2-2 e ad aprire le marcature, nel primo tempo, è stato lui.

In terra valenciana diventa un perno sia sotto la guida tecnica di Javi Garcia che quella di José Bordalas. Continuità di rendimento che ha trovato anche agli ordini di Gennaro Gattuso. Il suo futuro? E' ovviamente legato al Valencia sino all'estate del 2026, ma come detto il Milan segue con grande interesse la crescita di Musah e potrebbe riportarlo in Italia.

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