Cagliari JuventusGetty Images

La crisi della Juventus in numeri: tre mesi da incubo, un rendimento esterno da 7° posto

No, la Juventus non c'è. E a Cagliari se n'è avuta, ancora una volta, la riprova. Con quel sospirone di sollievo finale determinato dall'autorete di Dossena, quella del 2-2, quella che ha evitato a Madama l'ennesima amarezza di una stagione fattasi improvvisamente buia e tortuosa.

Fino alla fine di gennaio, le avvisaglie del crollo non c'erano. La Juventus vinceva, vinceva e vinceva. Non convinceva quasi mai, questo no, però vinceva. E sognava addirittura lo Scudetto, traguardo fuori dai piani iniziali di una società e di un allenatore - Max Allegri - che non hanno mai posto l'asticella delle ambizioni oltre il ritorno in Champions League.

Poi, in maniera improvvisa e inattesa, tutto è andato a farsi benedire. O meglio: la qualificazione alla Champions è quasi blindata, ancor più dopo l'allargamento a cinque delle italiane che vi parteciperanno nella prossima stagione. Ma il finale di campionato è qualcosa di malinconico. E i numeri sono lì a confermarlo.

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