L'Atalanta dimentica il ko di Sassuolo e torna a ruggire nella notte dell'Olimpico: i nerazzurri si impongono 2-0 sulla Lazio e rilanciano le proprie ambizioni da Champions League agganciando Milan e Roma a quota 41.
Avvio di personalità dei bergamaschi con Koopmeiners che - su imbeccata di Lookman - scalda subito i guantoni di Provedel con il piede meno nobile. I nerazzurri dominano lo spicchio iniziale di gara, ma è Immobile a cestinare la più clamorosa delle occasioni spedendo in curva un autentico rigore in movimento. Un lampo improvviso, quello biancoceleste, che però non altera le frequenze di una Dea ad altissima pressione: Lookman esalta i riflessi di Provedel, che si rifugia in corner con l'ausilio della traversa, poi il numero 11 apparecchia per il capolavoro di Zappacosta che pesca l'incrocio e sblocca il match. I nerazzurri viaggiano in totale controllo al cospetto di una Lazio che perde Romagnoli per infortunio, ma prima dell'intervallo va vicino al pari con Zaccagni, il cui destro telecomandato viene sventato da un super intervento di Musso.
Scintille anche ad inizio ripresa, con i due portieri nuovamente sugli scudi: Musso scherma in grande stile il piazzato di Immobile, mentre Provedel transenna la porta sull'assolo debordante di Hojlund. Il danese, manco a dirlo, è una minaccia costante che toglie il sonno alla retroguardia laziale. Le fiammate del centravanti scandinavo fanno scricchiolare il muro capitolino che, a venticinque dalla fine, crolla definitivamente: strappo di Lookman sulla sinistra e cioccolatino indirizzato proprio all'ex Sturm Graz che in spaccata firma il definitivo 0-2.