Da qualche ora, Romelu Lukaku e l'Inter si sono detti addio. In maniera definitiva, apparentemente senza margini di ricongiungimento. Un voltafaccia clamoroso, quello del centravanti belga, proprio quando i pianeti sembravano essersi allineati per l'ennesimo ritorno a Milano. Tradotto: proprio quando l'offerta nerazzurra era stata accettata dal Chelsea.
Sono state ore convulse, quelle tra venerdì sera e sabato. Lukaku che non risponde più all'Inter, il club che comincia a innervosirsi, la Juventus sullo sfondo. E poi la rottura, che come detto è ormai insanabile. E che, secondo la 'Gazzetta dello Sport', parte da lontano.
Quanto lontano? Almeno un mese, per la precisione. 10 giugno 2023: la notte della finale di Champions League persa con onore contro il Manchester City. Quella in cui Lukaku entra dalla panchina a gara in corso e fa in tempo a combinare un paio di disastri sotto porta. Roba piuttosto celebre: non serve nemmeno ricordarla nel dettaglio. Però, in questo caso, il focus è un altro.