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Huijsen ammette: "Juventus in Serie B? Per me sarebbe un'occasione per giocare"

Si sta mettendo in luce come uno dei talenti più interessanti della Juventus Next Gen, che gareggia tra i professionisti in Serie C.

Oggi Dean Huijsen rappresenta un talento da seguire con molta attenzione e a breve potrebbe addirittura esordire in prima squadra.

Intervistato da Voetbalzone, il difensore bianconero ha ripercorso la trattativa che lo ha portato in bianconero e non al Real Madrid.

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"Un dirigente della Juventus è volato a casa nostra in Spagna. Ha spiegato qual era il loro piano per me. Poi sono andato a Torino con i miei genitori a vedere il centro sportivo della Juventus. I miei genitori hanno avuto una serie di conversazioni anche con il capo dell'accademia giovanile del Real Madrid".

L'olandese spiega il perché abbia preferito l'opzione juventina a quella madrilena.

Prima di tutto l'Italia è ovviamente molto conosciuta per i difensori lì. Pensavo di poter imparare molto lì e l'ho fatto. In Spagna giochi sia contro squadre amatoriali che professionistiche nelle giovanili. In Italia è diverso: lì tutte le squadre sono professionistiche. Gli avversari erano di livello superiore. Questo mi ha convinto a scegliere la Juventus".

Un piano di crescita pensato in tutto e per tutto per far sviluppare al meglio le sue capacità.

Ho iniziato con l'Under 17 e sarei passato all'Under 19 l'anno successivo, in questa stagione. In realtà ho fatto meglio del previsto. Ho giocato in Under 19 per sei mesi, ma da due mesi faccio parte dell'Under 23. Alla Juventus non era mai successo che un giocatore della mia età andasse in Under 23”.

A fargli un regalo, una sorta di premio per l'impegno, è stato Massimiliano Allegri che lo ha fatto allenare con la prima squadra.

“È stato molto divertente. Quelli sono giocatori che normalmente vedi solo su FIFA”. Era "solo" un allenamento, ma è stato davvero bello. Vedendo Paulo Dybala ho pensato davvero: "Gesù, è davvero molto bravo". Sono tutti top player ovviamente, ma io affrontavo Dybala. Ho dovuto marcare Dusan Vlahovic, Federico Chiesa e Álvaro Morata. Quindi è stata piuttosto dura".

Per nazionalità e fisicità, l'olandese è stato spesso paragonato a De Ligt, che ha lasciato la Juve in estate per il Bayern Monaco.

"Ho pensato che fosse un peccato che fosse andato al Bayern Monaco la scorsa estate, perché mi sarebbe piaciuto giocare con lui. Il paragone con De Ligt non mi mette pressione, per me è anzi un piacere. Matthijs è un ottimo giocatore, quindi non posso certo lamentarmi”.

A colpire è anche la grande confidenza con il goal di Huijsen, che contro il Foggia ha realizzato una conclusione incredibile dalla distanza.

"In Under 17 e 19 tiravo i rigori, ma segnavo regolarmente anche di testa. Più di due settimane fa ho segnato dalla distanza, quel goal è diventato un po' virale".

Sono ben chiari gli obiettivi nella testa dell'olandese in vista del prossimo futuro.

"L'intenzione è trovare posto in prima squadra la prossima stagione, oppure andrò in prestito in un club di Serie A o B per fare minuti".

Il fatto che la Juventus sia ora in gravi difficoltà a causa di varie indagini in corso e della penalizzazione di quindici punti non è un motivo di preoccupazione per Huijsen.

“Come giocatori, non ne parliamo affatto tra di noi. Anche per me non credo cambi nulla. Nemmeno se il club retrocedesse in Serie B per una possibile punizione. Supponiamo che accada davvero, allora potrebbe essere l'occasione perfetta per me per entrare nella squadra e poi giocare di nuovo in Serie A con la Juventus l'anno successivo. Inoltre, in realtà sto molto bene qui. Penso quindi che non abbia senso cambiare squadra".
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