Ibrahimovic GuardiolaGetty

Ibrahimovic punge Guardiola: "Permetterà ad Haaland di diventare più grande di lui?"

Zlatan Ibrahimovic non ha mai usato grossi giri di parole, durante la sua carriera, per esprimere il suo punto di vista sul mondo calcistico: ecco, non si è risparmiato neanche questa volta.

L'attaccante svedese del Milan si è raccontato senza freni, né filtri, in una lunga intervista a Canal+, affrontando diversi temi attuali e passati.

Tra i tanti c'è anche quello relativo alla decisione di Kylian Mbappé di rimanere a Parigi, che Ibra commenta riferendosi alle nuove generazioni.

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"Se Mbappé ha fatto la cosa giusta rimanendo a Parigi? Per chi, per se stesso? No. Per Parigi? Sì. Ha preso la scelta giusta per Parigi, non per se stesso, perché si è messo nella posizione in cui è più importante del club, e il club gli ha dato le chiavi di tutto. Non sei mai più grande della tua società, ma quando un bambino diventa forte può facilmente produrre introiti: quindi i suoi genitori diventano avvocati, agenti, allenatori. È questo il problema: e quando succede perdi il controllo della tua persona e la tua identità. Con questa nuova generazione i genitori pensano di essere diventati delle star, parlano anche sui giornali: ma chi vi credete di essere?".
Ibrahimovic MbappeGOAL

Da Mbappé a un altro attaccante francese, suo compagno di squadra al Milan: Olivier Giroud, in queste settimane al centro del dibattito sulle convocazioni per il Qatar.

"Giroud dovrebbe essere convocato in Nazionale perché è un vincente e una persona seria: non è uno che fa 40 goal all’anno, ma offre alla squadra qualcosa che poche persone sanno dare, gioca per tutti".

A proposito di Mondiali, il pensiero di Ibrahimovic ritorna a quelli del 2018 non disputati da Karim Benzema, nuovo Pallone d'Oro. Lo svedese si toglie qualche sassolino dalla scarpa.

"Ora che Benzema è Pallone d’Oro cosa dicono i giornalisti? Perché tornando indietro, durante i Mondiali in Russia, ho detto che Benzema meritava di stare in Nazionale, ma sono stato attaccato dai giornalisti francesi. Cosa dicono ora? Baciano il c*** a Benzema: non ho paura di dire tutto ciò, perché quando negli studi di beIn Sports, durante i Mondiali, mi hanno chiesto di Karim e ho detto che meritava di essere in Russia, mi hanno attaccato perché la Francia aveva vinto la Coppa del Mondo. Adesso che ha vinto il Pallone d’Oro, cosa dicono i media francesi?".
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Infine una parentesi doverosa su uno degli attaccanti più forti al mondo, al momento: Erling Haaland, allenato da un Pep Guardiola che Ibra conosce molto bene. Per diversi motivi.

"Haaland mi piace moltissimo, è un giocatore molto intelligente, non fa cose che non sono alla sua portata, non scende a giocar palla, aspetta davanti alla porta e segna. Mi ricorda giocatori come Inzaghi, Trezeguet e Vieri. È una sorta di “nuova versione” di tutti e tre: se Guardiola riuscirà a farlo migliorare? Dipende dall’ego di Guardiola: se lo lascia diventare più grande di lui o no. Perché a me non ha permesso a me di migliorare? A me come agli altri: perché non è capitato solo a me, ma a molti altri”.
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