Un altro problema per Stefano Pioli. Un altro piccolo campanello d'allarme per il Milan. Dopo il fastidio accusato da Tonali, che ha lasciato il ritiro dell'Italia e non giocherà le due gare di Nations League con gli Azzurri, ecco lo stop di Mike Maignan.
Il portiere rossonero si è fermato durante il primo tempo della gara contro l'Austria e farà ritorno a Milano. Maignan ha riportato una lesione al gemello, la cui gravità è ancorar da stabili, ma la sua presenza contro l'Empoli alla ripresa del campionato e anche per Chelsea e Juventus è a forte rischio.
MAIGNAN INFORTUNATO: CHI GIOCA AL MILAN
Il numero due 'ufficiale' del Milan è Ciprian Tatarusanu che ha già sostituito Maignan nella scorsa stagione a causa di un infortunio alla spalla.
Il romeno però non è stato inserito nella lista consegnata all'UEFA dunque, se Maignan non dovesse recuperare in tempo, contro il Chelsea a difendere la porta rossonera dovrebbe essere Antonio Mirante, profilo di grande esperienza (39 anni compiuti) ma sulla carta pur sempre il terzo portiere della rosa. Attualmente infatti in Lista A sono presenti i soli Maignan e Mirante, con Jungdal e Nava inseriti in Lista B.
Non è però escluso che ci possa essere in Champions anche Ciprian Tatarusanu.
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PERCHÉ IL MILAN PUÒ CAMBIARE PORTIERE IN CHAMPIONS
Come recita il regolamento della Champions League, il Milan potrebbe sostituire Maignan con un altro portiere solo in caso di "infortunio a lungo termine o malattia. Un infortunio o una malattia viene considerata a lungo termine se dura almeno 30 giorni dal giorno esatto dell’infortunio o della malattia".
Ecco perché, al momento, l'ipotesi di una sostituzione di Maignan appare probabile. Correndo però il rischio di non poterlo reinserire. Nel caso in cui il francese recuperasse prima del 22 ottobre il Milan non potrebbe poi re-inserirlo subito in Lista A e dunque dovrebbe fare a meno di lui anche nella gara di ritorno contro il Chelsea, in programma l'11 ottobre.
Il Milan quindi, avendo inserito solo due portierI in Lista A, potrà sostituire Maignan solo nel caso in cui dovesse restare fuori almeno trenta giorni. Cosa che non avrebbe potuto fare se avesse subito inserito in lista anche Tatarusanu. Di seguito l'articolo 46.04 del regolamento della Champions League 2022/23.
"Se una squadra non può contare sui servizi di almeno due portieri registrati nella Lista A a causa di infortuni a lungo termine o malattia, il club in questione può temporaneamente sostituire il portiere e iscriverne uno nuovo in qualsiasi momento della stagione, e completare la registrazione ufficiale nella Lista A con un portiere pronto a essere schierato. Un infortunio o una malattia viene considerata a lungo termine se dura almeno 30 giorni dal giorno esatto dell’infortunio o della malattia. Se il recupero del portiere avviene prima dei 30 giorni, il giocatore deve rimanere fuori dalla Lista A fino al termine del periodo in questione. Se il portiere sostituito è stato registrato come un giocatore formato a livello locale, il nuovo portiere non deve necessariamente essere un giocatore cresciuto a livello locale. La società deve fornire alla UEFA i necessari certificati medici in una delle lingue ufficiali. La UEFA può richiedere ulteriori accertamenti clinici del portiere attraverso uno specialista nominato dalla UEFA a spese del club. Una volta che il portiere infortunato o malato ha recuperato e può essere nuovamente schierato, può riprendere la sua posizione al posto del sostituto scelto. Il cambiamento deve essere comunicato all’amministrazione UEFA 24 ore prima della partita successiva in cui il portiere deve giocare".
Quello attuale d'altronde non è sicuramente un momento facile per Pioli che ha visto improvvisamente riempirsi l'infermeria: ai box attualmente, oltre ai già citati Tonali e Maignan, ci sono Theo Hernandez, Calabria e Origi. Nomi ai quali vanno aggiunti i lungodegenti Florenzi, Rebic e Ibrahimovic.