Il mercato estivo è stato, per la maggior parte dei top club, sotto tono rispetto agli scorsi anni. Conseguenza, ovviamente, della pandemia che ha colpito il mondo e portato instabilità finanziaria in diverse società. Quindi, quando un giovane con poche presenze tra i professionisti viene pagato 20 milioni di euro, è facile pensare che ci sia qualcosa di speciale in lui. È il caso di Josko Gvardiol, anni 18, croato, di proprietà della Dinamo Zagabria fino a un paio di giorni fa. Prima che il Lipsia presentasse un’offerta da 19 milioni di euro. Offerta accettata dalla Dinamo, nonostante il talento avesse appena firmato un quinquennale. Battuta la concorrenza di Bayern Monaco e Leeds. Rimarrà in Croazia ancora un anno, in prestito.
Zoran Mamic, allenatore della Dinamo, a ‘Scouted Football’ ha elogiato il talento del difensore classe 2002.
“Ha tutto. In Germania giocherà ai massimi livelli. A Lipsia giocano con la difesa a tre, può adattarsi benissimo. Fa sembrare facili cose che non lo sono. Non lo vedremo mai giocare con la Dinamo al suo massimo livello. Ha tutto per diventare uno dei migliori talenti della sua età”.
Nato a Zagabria, Gvardiol ha iniziato a giocare a sei anni con il NK Tresnjevka. Dopo due anni, la chiamata irrinunciabile della Dinamo. E pensare che da piccolo preferiva il basket. La fisicità e le doti palla al piede gli hanno permesso di scalare le gerarchie. Come Modric, Kovacic, Dani Olmo, ricorda Mamic.
“Tanti giocatori passati di qui erano destinati al grande calcio. A parte Kovacic, non ricordo un giocatore più predestinato di Josko. Anche Modric aveva avuto bisogno di un prestito per imporsi. Lui no. A 16 anni, come Kovacic, era già pronto per la prima squadra”.
All’inizio della stagione 2018/19, in effetti, Gvardiol era già nel giro della prima squadra. Nonostante non avesse nemmeno giocato nella seconda squadra, in seconda serie. Dritto in prima. Più avanti ci sarebbe andato, ma gli sono bastate tre presenze per ritornare tra i grandi. E debuttare nell’ottobre 2019 contro l’HNK Gorica.
Getty ImagesI suoi compagni lo chiamano ‘Pep’ per via del cognome. Alla terza presenza ha segnato il goal vincente contro l’Inter Zapresic, per poi giocare nuovamente tre mesi dopo. Giocava in Youth League, intanto. E Juventus, Inter, Real Madrid e Manchester City gli avevano messo gli occhi addosso. Da lì la Dinamo ha iniziato a farlo giocare in prima squadra con costanza. Ha giocato da titolare otto delle ultime 14 partite dello scorso campionato, vincendo anche il torneo. Ha giocato da titolare anche all’inizio di questa stagione. Ha giocato anche in Youth League, nelle fasi finali di agosto. Anche da terzino sinistro. Segnale di duttilità. Di cui ha parlato a ’Sportske Novosti’.
“Ho iniziato da terzino sinistro, poi i miei allenatori hanno notato che sarei potuto essere un centrale di difesa. All’inizio non credevo molto in quella scelta, alla fine è andata bene. Ho anche giocato come mediano, ma preferisco la difesa. È il ruolo in cui mi trovo meglio”.
Gvardiol ha come modello Van Dijk e secondo Mamic il percorso che può seguire il talento classe 2002 può essere lo stesso.
“È un centrale moderno, fenomenale nel gioco areo e con capacità difensive incredibili. In più il suo vero punto di forza che lo rende diverso è l’impostazione, la gestione palla al piede. È mancino. Veloce. Se sbaglia, sa recuperare. Sa tenere alta la linea di difesa, sa che in campo aperto se la gioca. Ha un atletismo impressionante. A livello fisico è il top, è fortissimo a livello mentale. Sembra abbia 28 anni, non 18. Non c’è un centrale della sua età migliore di lui al mondo”.
Il Lipsia, insomma, sembra avere un vero e proprio gioiello tra le mani. Gvardiol rimarrà alla Dinamo fino a fine stagione. Poi dall’anno prossimo sarà parte della squadra di Nagelsmann. Che si prepara ad accogliere un nuovo grande talento.