La Coppa del Mondo Under 20 ha sfoderato tante sorprese, tra le più grandi c'è sicuramente la Corea del Sud, capace di arrivare in finale contro i futuri campioni dell'Ucraina. La formazione asiatica deve sicuramente ringraziare un giocatore per questa cavalcata: Lee Kang-in .
Nonostante i 18 anni appena compiuti, Lee ha conquistato il Pallone d'Oro del torneo come miglior giocatore della competizione in Polonia. Dopo aver superato un girone con le due favorite Portogallo e Argentina, Lee è andato poi a segno due volte nelle fasi a eliminazione diretta, compreso il calcio di rigore che ha sbloccato la finale di sabato.
Ma è stato il suo stile di gioco a tutto campo a sorprendere maggiormente, la capacità di stordire le difese avversarie grazie a una straordinaria velocità e alla capacità di sentirsi a proprio agio in qualsiasi zona.
Mentre Lee inizia ad affacciarsi sulla scena internazionale, in Corea conoscono già bene le sue qualità grazie al talent show televisivo 'Soccer Prodigy', al quale aveva preso parte all'età di sei anni.
Figlio di un insegnante di taekwondo, anche nel 2007 Lee riusciva a mostrare il suo straordinario atletismo e il suo invidiabile piede sinistro.
" Assorbe nuove cose come una spugna ", ha affermato la leggenda coreana Yoo-Sang-cheol all'epoca: " E' l'asso della squadra, possiede grande velocità, tecnica di tiro e difesa".
Quattro anni più tardi Lee è stato notato dal Valencia e, insieme ai suoi genitori e le due sorelle, si è trasferito sulla costa orientale della Spagna. Per tre anni ha continuato a impressionare l'ambiente del club spagnolo, che gli ha fatto firmare un contratto di sei anni fino al raggiungimento della maturità.
All'età di 16 anni era migliorato a tal punto da essere inserito nella squadra Under 20 del club, restando a un livello superiore dei propri compagni di squadra e degli avversari. Il suo debutto professionale sarebbe arrivato poco dopo con la promozione nel Valencia Mestalla, squadra che milita nella terza divisione del calcio spagnolo.
Le sue recenti prestazioni hanno spinto il club a muoversi per blindare Lee con un contratto quadriennale, che includeva una clausola di rescissione pari a 80 milioni di euro. Tutto ciò non poteva passare inosservato all'allenatore della prima squadra Marcelino, che lo ha fatto esordire nell'ottobre del 2018 in occasione della vittoria per 2-1 contro l'Ebro in Coppa del Re. A seguire gli esordi nella Liga e in Europa League.
" E' disposto a imparare cose nuove ogni giorno, indipendentemente dal fatto che sia in prima o in seconda squadra ", ha detto il direttore delle giovanili del Valencia Luis Vicente Mateo ai microfoni di Goal, riferendosi al potenziale di Lee nel 2018: " E' un giocatore con un talento eccezionale ".
Dopo essere stato inserito nella NxGn di Goal dei migliori 50 giovani al mondo nel mese di marzo , la pressione è sicuramente aumentata sulle spalle di Lee nel suo percorso di crescita con il club e la nazionale. A Valencia è già stato paragonato a David Silva, che come Lee è un centrocampista agile e tecnico tutto mancino, passato anche lui attraverso il settore giovanile del club prima di diventare il fulcro della prima squadra.
Nel frattempo in Corea del Sud cresce l'attenzione nei confronti di Lee dopo le sue prestazioni dell'ultimo mese. Nonostante Son Heung-min continui ad attirare la maggior parte dell'opinione pubblica calcistica dopo la splendida cavalcata con il Tottenham in Champions League, non passerà troppo tempo prima che venga 'sorpassato' dal giovane talento connazionale, otto anni più giovane di lui. Le possibilità di vederli insieme nella prossima Coppa del Mondo 2022 aumentano ogni giorno.
Il fatto che Lee stia ancora giocando nel Valencia solleva un altro punto interrogativo. Nonostante la clausola di rescissione, le sue prestazioni in Polonia hanno attirato le attenzioni del Real Madrid. I Blancos si sono già assicurati uno dei principali talenti asiatici, il giapponese Takefusa Kubo: vederli giocare insieme aprirebbe uno scenario suggestivo sia dentro che fuori dal campo.
Per ora Lee resta concentrato sulla sua strada. Tornato in patria dopo la Coppa del Mondo Under 20, ha dichiarato: " Il Pallone d'Oro è un premio che tutti i miei compagni hanno vinto insieme a me ". Modesto ma super talentuoso: Lee ha tutte le qualità necessarie per diventare una star internazionale.