Il suo ingaggio era stato accolto con un pizzico di scetticismo, subito trasformato in applausi a scena aperta: la storia d'amore tra Dejan Kulusevski e il Tottenham era iniziata alla grande, tra goal (5) e assist (ben 8) messi a referto nella seconda parte della stagione 2021/22.
Un acquisto voluto fortemente da Antonio Conte che già ai tempi dell'Inter aveva flirtato con lo svedese, salvo poi assistere allo 'scippo' di Fabio Paratici, ritrovato poi a Londra e all'epoca dirigente della Juventus.
Un impatto determinante in maglia 'Spurs', affievolitosi durante la stagione in essere e progressivamente scemato fino all'attuale impasse che sembra aver gettato Kulusevski in un tunnel dall'uscita stretta e impervia.
Eppure l'annata era iniziata con un goal e un assist nel 4-1 rifilato al Southampton alla prima giornata di Premier League, unica gara in cui Kulusevski è riuscito a bagnare la doppia statistica all'interno di una singola partita: da quel momento sono arrivati altri sei passaggi decisivi e una sola rete, inferta al Manchester City di Guardiola lo scorso 19 gennaio.
Da quel giorno sono passati oltre tre mesi, periodo in cui l'ex Atalanta ha graffiato soltanto con un paio di assist, uno dei quali contro il non irresistibile Preston North End in FA Cup. L'addio alla panchina di Conte non gli ha tolto minutaggio, ma lo ha certamente condizionato contribuendo ad incrementare l'astinenza realizzativa.
Prossima partita
Il caos tecnico creatosi in seno al club londinese (Mason è stato appena nominato successore di Stellini, a sua volta 'erede' di Conte) non fa che alimentare i dubbi anche sul futuro di Kulusevski, acquistato in prestito con obbligo di riscatto da esercitare al raggiungimento di determinate condizioni: probabile che alla fine ciò si verifichi in maniera del tutto 'formale', senza escludere lo scenario di un addio successivo che macchierebbe un'esperienza partita con uno score di tutto rispetto.