Riavvolgendo il nastro contenente i ricordi, come fatto dal Cagliari attraverso un video sui social, è possibile distinguere momenti importanti, pesanti, felici, ma anche complessi e articolati. Joao Pedro, in Sardegna, è stato tanto: forse più di un calciatore. Almeno fino a oggi e al suo addio.
Il suo ultimo anno, comunque, rientra tra i più strani mai vissuti da un giocatore: ha ricevuto la chiamata di Roberto Mancini, che lo ha spedito in campo in "quella" notte. "Quella": lo spareggio contro la Macedonia per andare ai Mondiali. Ma non solo.
Il 2022 per l'attaccante brasiliano, naturalizzato italiano, sarà sempre anche l'anno della retrocessione in Serie B con il Cagliari, che Joao Pedro non è riuscito a evitare, nonostante sia andato in doppia cifra (13 goal in 37 presenze).
Ed è l'anno del suo trasferimento: lascia il Cagliari per trasferirsi a titolo definitivo in Turchia, al Fenerbahce.
Un addio che arriva dopo otto anni in rossoblù caratterizzati da 86 goal in tutte le competizioni: è l'unico giocatore, dopo Gigi Riva, ad aver raggiunto la doppia cifra in Serie A per 3 campionati consecutivi nella storia del club.
"Joao Pedro è diventato nell’Isola uomo e calciatore, consacrandosi tra i top player del campionato italiano", recita la nota.
Arrivato dal Palermo, Joao Pedro ha esordito in campionato il 14 settembre 2014 contro l'Atalanta, segnando la prima rete nel novembre successivo, contro la Lazio: una storia lunghissima, dunque, giunta alla fine.
Ha firmato con il Fenerbahce fino al 2025: contratto triennale con un club impegnato nei preliminari di Champions League. Un capitolo si è chiuso, un altro si apre: questo è il calcio.