All'inizio dello scorso febbraio il sogno di Keita Balde e dei suoi compagni è diventato realtà: la vittoria della Coppa d'Africa del Senegal, la prima nella storia della Nazionale, ha spalancato loro le porte dei Mondiali in Qatar.
La partecipazione dell'ex Inter e Lazio (tra le altre), però, è in dubbio: il Tribunale nazionale antidoping ha sospeso per 90 giorni l'attaccante per violazione del protocollo di un test antidoping, come recita la nota dell'agenzia che cura gli interessi di Keita.
"Il calciatore è stato sospeso per 90 giorni per violazione del protocollo di un test antidoping, in occasione della gara Udinese-Cagliari 5-1 del 3 aprile 2022".
Come sottolinea il comunicato, il risultato del test antidoping è stato negativo, quindi non si tratta di una sospensione per doping.
"Chiaramente nessuna sostanza vietata è stata rintracciata nel corso delle analisi. La presunta violazione riguarda solo ed esclusivamente il protocollo del test".
Keita in estate si è trasferito in Russia, allo Spartak Mosca, ma stando al regolamento FIFA non potrà allenarsi fino a 22 giorni prima della fine della sospensione.
Tutto ciò, ovviamente, compromette la possibilità di scendere in campo per il Senegal ai prossimi Mondiali in Qatar, dal 20 novembre al 18 dicembre, visto che l'eventuale fine della sospensione è fissata per il 5 dicembre.